Diagnosi scompenso cardiaco | Ascolta il tuo battito

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LA DIAGNOSI DI SCOMPENSO CARDIACO

Molte diagnosi di scompenso cardiaco iniziano da una conversazione con il medico a proposito dei sintomi di questa patologia.

Se in precedenza hai avuto un infarto, è probabile che il tuo medico stabilisca un appuntamento urgente con uno specialista delle patologie  cardiovascolari (ad esempio un cardiologo) che potrà condurre ulteriori accertamenti alla luce della tua pregressa situazione cardiaca[1]. Chi, invece, non ha avuto una patologia pregressa verrà probabilmente sottoposto dal proprio medico ad alcuni semplici esami prima di essere indirizzato a uno specialista. Con tempi più dilatati rispetto a un appuntamento urgente[1].

COME VIENE DIAGNOSTICATO LO SCOMPENSO CARDIACO?

La diagnosi di scompenso cardiaco può essere un processo lungo. Molti dei sintomi non sono specifici, nel senso che possono essere osservati anche in altre patologie. Per questo motivo, i medici devono condurre accertamenti specifici per giungere a una corretta diagnosi[1].

Di solito è il medico di famiglia ad avviare il processo di diagnosi, per poi indirizzare il paziente da uno specialista di patologie cardiovascolari. Il cuore è un organo complesso e arrivare a una diagnosi di scompenso cardiaco può richiedere tempo, in quanto è necessario escludere prima altre condizioni.

Tra i principali accertamenti per diagnosticare lo scompenso cardiaco ci sono[2]:

  • Esame obiettivo
  • esami del sangue
  • elettrocardiogramma
  • ecocardiogramma
  • esami clinici completi

Un esame obiettivo può includere la rilevazione del polso, utile per misurare la frequenza, il ritmo e la forza del battito cardiaco, la misurazione della pressione arteriosa e un test di auscultazione respiratoria: accertamenti che possono aiutare a indicare la salute generale del paziente, oltre alla presenza di sintomi di scompenso cardiaco[3].

Gli esami del sangue possono fornire un’ampia gamma di informazione sulla salute di una persona[4]. In questo caso, le analisi del sangue possono essere rivolte a controllare il funzionamento dei reni e del fegato, oltre a eventuali variazioni della funzionalità cardiaca[4].

TRACCIATI E SCANSIONI DEL CUORE

L'Elettrocardiogramma (ECG) è un esame che misura l'attività elettrica del cuore, mostrando se il battito cardiaco è regolare o no, troppo rapido o troppo lento[2]. Può, inoltre, rilevare eventuali problemi cardiaci passati[5].

L'Ecocardiogramma è un'ecografia che utilizza le onde sonore e che permette di riprodurre immagine e funzionalità cardiaca[2]. È una procedura indolore, utile a mostrare le dimensioni del cuore, la portata cardiaca (quantità di sangue espulsa) e le condizioni delle valvole cardiache[2].

Una Radiografia è un altro modo utile per conoscere le dimensioni e la forma del cuore[2].