Lipoproteina a: cos'è e sintomi se alta | Ascolta il tuo battito

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La lipoproteina(a) è un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, ancora poco conosciuta cruciale nella valutazione complessiva della salute del cuore. 

Quando i suoi livelli risultano elevati, questo tipo di lipoproteina contribuisce a determinare l’aterosclerosi causando l'ostruzione dei vasi principali quali le arterie, aumentando il rischio di infarto e ictus. In questo articolo, analizzeremo come gli elevati valori di lipoproteina(a) possano incidere sulla salute cardiovascolare e quali sono i sintomi associati. Approfondiremo anche cosa può causarne l’aumento, come monitorarne i valori normali, e le strategie per abbassarla e inclusi approcci alimentari Scopriremo inoltre l'importanza dell'esame della lipoproteina(a) per identificare precocemente i rischi e prevenire gravi complicanze cardiache.

Cos’è la lipoproteina(a)

Tra i principali fattori di rischio legati allo sviluppo di patologie cardiovascolari spicca la lipoproteina(a), una particolare molecola che, se presente oltre determinati valori, comporta un aumento del rischio di malattie coronariche, quali infarto e ictus[1].

La lipoproteina(a), spesso abbreviata in Lp(a), è un complesso molecolare che facilita il trasporto di colesterolo e lipidi nel sangue verso le arterie più periferiche, svolgendo un ruolo essenziale nel mantenimento dell'equilibrio lipidico nel nostro organismo. Ha una struttura simile a una LDL ma è più piccola e con una maggior tendenza a depositarsi nei vasi.

Qual è il meccanismo d’azione

La lipoproteina(a) è una sorta di “delivery” che attraversa il nostro organismo per consegnare pacchi di colesterolo e grassi.

la presenza di elevati livelli di lipoproteina(a) può aumentare ulteriormente il l’accumulo di lipidi nelle pareti arteriose e la formazione di placche, contribuendo così allo sviluppo di malattie cardiovascolari. Inoltre, da studi in vitro si ritiene che la lipoproteina(a) possa avere effetti pro-trombotici, aumentando il rischio di formazione di coaguli sanguigni.[2]

A differenza del colesterolo LDL, i livelli di lipoproteina(a) sono determinati geneticamente e non risentono dei cambiamenti nello stile di vita. Avere consapevolezza dei propri livelli di lipoproteina(a) permette di intervenire precocemente e monitorare meglio il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari[3].

I valori della lipoproteina(a): gli esami disponibili e quando farli

La misurazione della lipoproteina(a) è fortemente raccomandata almeno una volta nella vita dalle linee guida internazionali, soprattutto in chi presenta ipercolesterolemia familiare, ma anche come parte dello screening lipidico iniziale per la valutazione del rischio cardiovascolare.[1]

Attualmente, non essendoci trattamenti disponibili, se i livelli di lipoproteina(a) sono elevati e il paziente presenta altri fattori di rischio, il medico può consigliarne un monitoraggio più frequente ed eventualmente suggerire interventi terapeutici mirati ad ottimizzare il controllo del rischio cardiovascolare globale.

La misurazione della lipoproteina(a) può essere eseguita tramite un semplice esame del sangue, noto come dosaggio della lipoproteina(a) e può essere effettuato presso un laboratorio di analisi cliniche. I valori normali di lipoproteina(a) sono generalmente considerati inferiori a 30 mg/dL, mentre un aumento del rischio cardiovascolare si riscontra con livelli superiori a 50 mg/dL. Se i valori oscillano tra 30-50 mg/dL, è importante valutare la presenza di ulteriori fattori di rischio cardiovascolare per una corretta diagnosi. Una volta ottenuti i risultati, il medico valuterà l'interpretazione dei dati e fornirà le raccomandazioni appropriate in base alla situazione individuale del paziente.

Lipoproteina(a) alta: sintomi e quando preoccuparsi

Avere livelli elevati di lipoproteina(a) non comporta sintomi evidenti, rendendo difficile rilevarne la presenza senza test specifici, ma può contribuire significativamente allo sviluppo di malattie cardiovascolari come aterosclerosi, infarto e ictus. È fondamentale monitorare i livelli di lipoproteina(a) se si ha una storia familiare di malattie cardiovascolari ad insorgenza precoce o se, nonostante livelli normali di colesterolo LDL, si riscontrano eventi cardiovascolari. In questi casi, un esame del sangue per misurare la lipoproteina (a) può aiutare ad identificare un rischio latente e permettere un intervento tempestivo attuando un’adeguata strategia di prevenzione.

L’alimentazione consigliata in caso di lipoproteina(a) elevata

Sebbene i livelli di lipoproteinaa) siano determinati geneticamente e non possano essere direttamente influenzati dall'alimentazione, una dieta sana è fondamentale per ridurre il rischio cardiovascolare complessivo.

Si raccomanda di seguire un’alimentazione ricca di frutta, verdura, cereali integrali e grassi sani, come quelli presenti nell'olio d'oliva e nel pesce azzurro, che contribuiscono a mantenere bassi i livelli di colesterolo LDL e a proteggere la salute del cuore.

È altrettanto importante limitare il consumo di cibi ricchi di grassi saturi e trans, come carni lavorate e prodotti da forno industriali, per ridurre l'infiammazione e prevenire l'aterosclerosi. Anche se la dieta non può abbassare direttamente i livelli di lipoproteina(a), un’alimentazione equilibrata può offrire un sostegno prezioso nella protezione del sistema cardiovascolare.

  1. Documento di consenso sulla lipoproteina(a) della Società Italiana per lo Studio dell’aterosclerosi (SISA). Giornale Italiano dell’Arteriosclerosi 2023;14(3):5-25.