Lo scompenso cardiaco, o insufficienza cardiaca, è una condizione in cui il cuore non lavora in modo adeguato e non riesce più a pompare la quantità necessaria di sangue in tutto il corpo[1]. Questo perché il cuore, muscolo che si contrae e si rilassa ad ogni battito cardiaco per pompare il sangue in tutto il corpo, diventa troppo debole o troppo rigido per funzionare correttamente[1]. Quando si verificano queste condizioni, il cuore non riesce più a contrarsi con forza sufficiente, oppure non è in grado di riempirsi in modo adeguato di sangue. Di conseguenza, una quantità inferiore di sangue viene espulsa dal cuore[2]. Ciò può provocare danni anche ad altre parti del corpo, perché gli organi e i muscoli non ricevono ossigeno e sostanze nutritive a sufficienza[2].
Il termine scompenso cardiaco è forse, di per sé, fuorviante. Il cuore non ha smesso di funzionare: ha solo bisogno di un piccolo aiuto extra[1]. Sebbene sia una condizione a lungo termine che non può essere curata (tranne che in caso di trapianto di cuore), apportare miglioramenti allo stile di vita può aiutare le persone con scompenso cardiaco a gestire meglio la propria condizione[1].
Potresti anche aver sentito definire lo scompenso cardiaco come ‘insufficienza cardiaca congestizia’, ma questo termine non viene usato frequentemente.
I SINTOMI DELLO SCOMPENSO CARDIACO
I principali sintomi dello scompenso cardiaco sono[3]:
- Fiato corto
- Stanchezza
- Gonfiore alle caviglie, alle gambe e all'addome
- Perdita di appetito
- Improvviso aumento di peso
- Battito cardiaco accelerato
- Umore alterato, perdita di memoria e senso di disorientamento
LE CAUSE DELLO SCOMPENSO CARDIACO
Lo scompenso cardiaco si verifica quando determinate condizioni e fattori indeboliscono o irrigidiscono il cuore, rendendo più difficile espellere il sangue in tutto il corpo. Tra questi ci sono[4]:
- Patologie cardiache: si verificano quando le arterie che forniscono sangue al cuore si intasano e possono causare un attacco cardiaco (evento per cui l'erogazione di sangue al cuore si interrompe improvvisamente) o angina (dolore toracico causato dalla riduzione del flusso sanguigno al cuore)[5].
- Ipertensione arteriosa, o più semplicemente nota anche come ipertensione, può essere causata dalla cattiva alimentazione, a cominciare da un consumo eccessivo di sale che compromette la funzionalità del cuore, contribuendo a renderlo più rigido o più debole[5].
LA DIAGNOSI DI SCOMPENSO CARDIACO
Tra i principali accertamenti prescritti dai medici per diagnosticare lo scompenso cardiaco ci sono[4]:
- esame obiettivo
- esami del sangue
- elettrocardiogramma
- ecocardiogramma
- esami clinici completi
TRATTAMENTO E GESTIONE DELLO SCOMPENSO CARDIACO
Nella fase inziale dello scompenso cardiaco, i sintomi sono spesso minimi e le persone che ne soffrono, quindi, potrebbero non notare un effetto significativo sulla propria salute. Tuttavia, con il tempo i sintomi progrediscono. Per questo, se ti è stato diagnosticato lo scompenso cardiaco, è molto importante gestire in modo proattivo la tua condizione per evitare un peggioramento[6].
Controllando i sintomi e rallentando la progressione della malattia, infatti, le persone con scompenso cardiaco possono continuare a condurre una vita normale per un lungo periodo di tempo[2].
Ci sono diversi modi per tenere sotto controllo lo scompenso:
- Farmaci: parla con un medico per sapere quale sia il migliore per te
- Cambiamenti nello stile di vita: dieta sana, esercizio fisico regolare e smettere di fumare
- L’impianto di dispositivi: per aiutare a controllare il ritmo cardiaco
- Chirurgia: come un bypass o un trapianto di cuore
È importante parlare con il proprio medico delle opzioni di trattamento disponibili, poiché molto spesso la gestione della patologia cambia con il suo progredire[4]. Il medico può essere d'aiuto in caso di problemi nell'assunzione dei famaci o nel capire quando e come prenderli.