Aterosclerosi: cos'è, sintomi e cura | Ascolta il tuo battito

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Tutti abbiamo sentito parlare almeno una volta di aterosclerosi, ma spesso la conoscenza di questa patologia è superficiale, mentre è bene saperne di più per preservare il nostro cuore in buona salute.

Cominciamo, quindi, col dire che l’aterosclerosi è la patologia vascolare più diffusa nel mondo, specie nei Paesi industrializzati dove rappresenta un problema sanitario di primaria importanza.

L’aterosclerosi è una malattia degenerativa che interessa le arterie di medio e grosso calibro (coronarie, carotidi e femorali) e quelle elastiche come l'aorta o l'arteria polmonare. Questi vasi inizialmente si infiammano e successivamente si irrigidiscono a causa di un accumulo progressivo di grassi, soprattutto colesterolo LDL, ma anche cellule e globuli bianchi sulle loro pareti.

Tali depositi, detti ateromi o placche aterosclerotiche, si formano nello strato più interno delle arterie e con il passare del tempo aumentano di volume, causando la perdita di elasticità delle pareti vascolari fino ad arrivare a ostacolare il flusso del sangue all’interno.

In generale, l’aterosclerosi interessa principalmente gli anziani dopo i 65 anni, anche se gli ateromi cominciano a formarsi già in età giovanile e l’età considerata a maggior rischio è intorno ai 50 anni.

Anche se l’aterosclerosi è comunemente associata all'invecchiamento, esistono però diversi fattori che possono favorirne l’insorgenza quali ipercolesterolemia, ovvero alti livelli di colesterolo LDL nel sangue, ipertensione arteriosa, fumo di sigaretta, diabete mellito, familiarità (ipercolesterolemia familiare), oltre che vita sedentaria e dieta troppo ricca in grassi di origine animale.

COSA PROVOCA L’ATEROSCLEROSI

Le principali, e più pericolose, conseguenze dell’aterosclerosi sono l’infarto miocardico e l’ictus cerebrale. La presenza delle placche causate dall’aterosclerosi aumenta, infatti, il rischio cardiovascolare, cioè la probabilità di sviluppare un trombo all’interno di un vaso sanguigno con conseguente ostruzione dello stesso e gli effetti dipendono dal distretto di insorgenza l’ateroma.

Se l’ostruzione riguarda le carotidi, esso può determinare patologie cerebro-vascolari (ischemie progressive, demenza su base vascolare) o esitare in un ictus, mentre se la placca si forma a livello coronarico, l’ostruzione provoca l’infarto miocardico che è la prima causa di decessi in Italia, in Europa e nel mondo.

Una volta instauratasi, l’aterosclerosi rappresenta un processo irreversibile, in potenziale e continua progressione, ma uno stile di vita adeguato e soprattutto trattamenti mirati al controllo di diabete e ipertensione, oltre che alla riduzione del colesterolo, possono prevenire la formazione delle placche e rallentare il peggioramento dell’aterosclerosi in corso.

Il primo passo per prevenire i potenziali danni dell’aterosclerosi è adottare uno stile di vita salutare caratterizzato da un'alimentazione sana, equilibrata e povera di grassi di origine animale, e dall’esercizio fisico praticato con regolarità.

È inoltre fondamentale consultare il medico se in famiglia ci sono stati, o ci sono, casi di eventi cardiovascolari come ictus, angina pectoris o infarto. Lo specialista consiglierà ai parenti diretti (figli) della persona già colpita di monitorare costantemente i valori del colesterolo nel sangue, oltre ad altri parametri, come il peso e la pressione arteriosa, soprattutto dai 50 anni in poi.

CHE DIFFERENZA C’È TRA ATEROSCLEROSI E ARTERIOSCLEROSI

Capita spesso di confondersi tra aterosclerosi e arteriosclerosi, pensando erroneamente che si tratti di sinonimi per descrivere la stessa patologia. Invece, i due termini identificano due condizioni diverse tra loro e non perfettamente sovrapponibili. Facciamo chiarezza:

  • L’arteriosclerosi indica tutte le forme di indurimento, ispessimento e perdita di elasticità di arterie di piccolo calibro e non comporta il formarsi di depositi lipidici. In questo caso, l’ispessimento è dato da proliferazioni anomale delle cellule dell’endotelio che causano il restringimento del lume arteriolare. Tra i principali fattori predisponenti ci sono l’ipertensione arteriosa e il diabete.
    Generalmente, con il termine arteriosclerosi si identifica la progressiva ridotta elasticità delle arterie dovuta all’avanzare dell’età ed è, quindi, considerata un fenomeno fisiologico legato all’invecchiamento.
  • L’aterosclerosi è invece legata alla formazione degli ateromi, che sono depositi di colesterolo e calcificazioni sulla parete intima, in particolare, dei grossi vasi: coronarie, carotidi, dell’aorta e degli arti inferiori. Come abbiamo visto, a seconda della prevalenza del distretto interessato, l’aterosclerosi causa manifestazioni cliniche differenti.

SINTOMI ATEROSCLEROSI

L’aterosclerosi è una patologia che esordisce in maniera silente e senza sintomi manifesti.

Quando insorge l’aterosclerosi le placche sono, infatti, di piccole dimensioni e non causano alcun disturbo evidente. Con il passare del tempo e con l’aumento del volume degli ateromi, invece, cominciano a insorgere i segni tipici della malattia causati dal progressivo restringimento della cavità dell’arteria interessata.

Anche se gli ateromi possono cominciare a formarsi anche in età giovanile, i sintomi dell’aterosclerosi diventano evidenti generalmente dopo la mezza età, cioè quando la patologia è già in fase avanzata, e differiscono a seconda dell’arteria colpita.

CURA ATEROSCLEROSI

La miglior cura per l’aterosclerosi è senz’altro una corretta prevenzione, ponendo grande attenzione anche ai fattori di rischio predisponenti, primo tra tutti l'obesità. Seguire una dieta ipocalorica, perdere peso e praticare esercizio fisico moderato ma costante è sicuramente il primo passo per evitare i rischi connessi a questa condizione.

Inoltre, smettere di fumare, tenere costantemente monitorati i valori della pressione arteriosa e del colesterolo e seguire dieta ipocalorica povera di lipidi sono buone abitudini che ci aiutano ad aver cura del nostro cuore.

Oltre alla corretta prevenzione, gli specialisti della salute del cuore potranno consigliare al paziente farmaci specifici in grado di bloccare la degenerazione della malattia ma soprattutto di favorirne la regressione.

ASPETTATIVE DI VITA

Come già lo scompenso cardiaco, anche l’incidenza dell’aterosclerosi è in progressivo aumento nel mondo, a causa dell’incrementata aspettativa di vita della popolazione e dell’alta prevalenza dei fattori di rischio cardiovascolare. Oggi, però, l’aterosclerosi è una malattia sempre più curabile.

Per questo adottare corretti stili di vita, indagare eventuali fattori di rischio non modificabili (familiarità) e, in caso di dubbi, rivolgersi tempestivamente ad uno specialista per arrivare ad una diagnosi certa e, quindi, alla terapia più indicata, consentirà al paziente con aterosclerosi di ridurre i rischi e di aumentare qualità e aspettativa di vita.