La mancanza di respiro è uno dei sintomi più comuni di scompenso cardiaco.[5] Mentre nelle fasi iniziali di questa condizione molte persone si sentono senza fiato dopo l'esercizio fisico o durante attività più faticose negli stadi più avanzati la mancanza di respiro può diventare ricorrente anche durante attività quotidiane come salire le scale, fare la doccia e persino riposare[2]
Stare sdraiati, infatti, può provocare difficoltà respiratorie, causando l’interruzione del sonno con conseguenti stati di ansia e stanchezza.[2]
Come per la maggior parte dei sintomi associati a scompenso cardiaco, anche la mancanza di respiro è il risultato del fatto che il cuore diventa, nel tempo, meno efficiente nel pompare il sangue nel corpo. In particolare, i muscoli del cuore, indeboliti e irrigiditi, fanno più fatica a tenere il passo con l'apporto di sangue che entra ed esce dal cuore.[3]
Ciò può causare il "ristagno" o l'accumulo del sangue nelle vene che vanno dai polmoni al cuore.4 In questo caso, il fluido può penetrare e accumularsi nei polmoni.[4]
I nostri polmoni sono organi complessi il cui ruolo è quello di rimuovere l'anidride carbonica e scambiarla con l'ossigeno, ma lo scambio risulta difficoltoso quando il liquido si accumula al loro interno. È proprio per questo che chi soffre di scompenso cardiaco va in affanno.[4]
Ed è anche il motivo per cui le persone con questo problema cardiaco possono sentirsi ancor più senza fiato da sdraiati: da quella posizione, infatti, il fluido si riversa lungo tutta la superficie dei polmoni (immagina una bottiglia in posizione verticale con del liquido all’interno e come il liquido si espande quando la metti in orizzontale).[5]
Quindi cosa si può fare per gestire il fiato corto?
- Un buon punto di partenza è ascoltare il proprio corpo. Se rimani senza fiato solo durante l'esercizio fisico, impara a riconoscere quando si presentano i sintomi e la prossima volta fermarti al primo segnale. È noto che un esercizio fisico regolare sia in grado di migliorare le prestazioni del cuore, quindi è bene trovare il livello di attività che fa per te.[6]
- Parla con il tuo medico per trovare un'attività o un esercizio giusto per te. In generale, gli "esercizi di movimento" (aerobici) sono migliori per la circolazione rispetto agli esercizi per aumentare la potenza e accrescere la massa muscolare (anaerobici): quindi bene andare in bicicletta, camminare o nuotare; mentre esercizi come il sollevamento pesi e le flessioni sonno meno efficaci[3]
- Se rimani senza fiato durante le attività quotidiane come salire le scale o fare la doccia, chiedi al tuo medico di consigliarti degli esercizi per aiutare la respirazione o se la terapia funziona correttamente. Inoltre, anche se potrebbe crearti delle difficoltà, lascia che il tuo caregiver, i tuoi amici e la tua famiglia ti aiutino, poiché stare al passo con le attività quotidiane può aiutarti a sentirti più in controllo della tua vita.
- Se hai difficoltà a respirare quando riposi, parla con il medico su come gestirlo, poiché potrebbe essere necessario una modifica al tuo regime terapeutico.
- Se hai difficoltà a respirare quando sei sdraiato, prova a sostenerti con diversi cuscini in modo da trovarti in una posizione più eretta.[5]
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